Unione dei Comuni del Sarrabus


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Il Sarrabus

Oggi per Sarrabus si intende solitamente la zona geografica situata nella parte orientale della regione che corrisponde alle antiche curatorie di Sarrabus e Colostrai.

Il territorio del Sarrabus confina a nord con il Salto di Quirra e il Massiccio del Cardiga, a ovest con il Gerrei, a est con il Mar Tirreno a sud con il Massiccio dei Sette Fratelli, il Monte Arbu, ed il Monte Minniminni.

I Comuni del territorio del Sarrabus sono: Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu, Villasimius.

A fronte della vastità del territorio, la zona è poco popolata con una densità di molto inferiore a quella nazionale (25 abitanti/km).

Caratteristica peculiare della zona è la grande varietà di caratteri geo-morfologici: da punte come il Massiccio dei Sette Fratelli (1.023 m) o a quella del Cardiga (676 m), si arriva rapidamente, attraverso valli boschive (baccus), alle quote al livello del mare o con scarpate scoscese o con spiagge, stagni, piccole pianure alluvionali.

Le aree pianeggianti costiere sono dovute alla deposizione di materiale di origine alluvionale; qui si incontrano anche numerosi stagni di varia grandezza tra i quali il più importante è quello di Colostrai.

L'intera area, originatasi durante il Paleozoico è geologicamente molto antica.

Il Flumendosa è il fiume principale ed attraversa il Sarrabus da nord-ovest verso sud-est, con la sua valle, prima stretta e incassata tra i monti, poi distesa in una fertile pianura alluvionale (Sa Forada).

Questa conformazione si ripete costantemente, seppure più in piccolo, per tutti i corsi d'acqua, che hanno carattere torrentizio (Rio Quirra, Rio Picocca).

Il Flumendosa, l'antico Saeprus dei romani, è il secondo fiume della Sardegna per lunghezza (127 km) ed il terzo per ampiezza di bacino (1.826 km).

La sua portata è incostante ed è regolata da un sistema di dighe.

In passato erano tristemente famose le sue piene, con inondazioni che hanno causato grandi danni alle persone e alle cose.

Gli altri corsi d'acqua, non altrettanto regolati, danno luogo a periodici allagamenti, che in anni particolarmente piovosi, assumono ancora la fisionomia di vere e proprie alluvioni, specie nella valle del Rio Quirra e nella pianura di Castiadas.

Le vie di comunicazione terrestri ricalcano le vecchie strade Puniche e Romane; la strada statale 125 partendo da Cagliari, attraversa il Sarrabus passando per i centri di Muravera e Villaputzu e dirigendosi verso l'Ogliastra.

Su questa strada si innesta la S.S. 384 che attraversando San Vito si dirige verso il Gerrei, mentre Castiadas è raggiungibile mediante la Provinciale per Villasimius.

Oggi il Sarrabus è facilmente raggiungibile grazie alla nuova strada 125.

Le vie di comunicazione marittime erano un tempo attive nello scalo fluviale sul Flumendosa di Sarcapos (l'attuale Santa Maria di Villaputzu), di epoca punico-romana e più recentemente di Porto Corallo a Villaputzu dove era in funzione uno scalo commerciale collegato alle attività estrattive delle prospicienti miniere.

Oltre alle acque cristalline che lambiscono le sue spiagge e le sue scogliere, in buona parte presidiate da torri aragonesi, il Sarrabus è ricoperto da una fitta vegetazione in cui i profumi di corbezzolo, lentisco, mirto, lecci, querce si mescolano generando fragranze intense.

Questo accade soprattutto nelle foreste montane sarrabesi, nei cui pressi sorgono alcune miniere calcaree come quelle di Gibbas e S'Acqua Arrubia: l'area del Sarrabus, con i suoi giacimenti, fa parte dell'importante Parco Geominerario della Sardegna.

Le miniere d'argento del monte Narba a San Vito hanno rappresentato negli anni passati una delle principali attività economiche del territorio.

Per quanto riguarda le coste, il Sarrabus vanta uno sviluppo costiero ampissimo nei quali si alternano calette e spiagge incantevoli raggiungibili a piedi e godibili a cavallo.

I tesori lasciati dall'uomo nel corso della storia amplificano la bellezza dei suoi luoghi come le domus de janas inglobate nella chiesa di San Priamo a San Vito, oltre ai nuraghi di S'omu'e s'Orcu nella piana di Santa Giusta e quello di Asoro nei pressi di San Vito e tanti altri monumenti artistici e naturali che aspettano di essere visitati e scoperti.


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